Tassonomia di Bloom

La tassonomia di Bloom: come applicare i 6 livelli di abilità cognitive all’eLearning

5 min di lettura

Tabella dei Contenuti

La tassonomia dell’apprendimento di Bloom è stata introdotta da Benjamin Bloom nel 1956 [1] come un sistema gerarchico a livelli, partendo dalle abilità cognitive base e andando via via a sviluppare abilità più complesse.

Uno dei ruoli della Tassonomia di Bloom nell’eLearning è quello di aiutare i progettisti a definire gli obiettivi di apprendimento del corso. Questa classificazione può essere utile anche nel determinare il comportamento tipico degli studenti il quale può, a sua volta, influenzare gli obiettivi di apprendimento. Quando docenti, esperti o responsabili di formazione si trovano a dover presentare nuove informazioni a studenti o a dipendenti della società, l’uso della tassonomia di Bloom è fortemente incoraggiato.

La Tassonomia di Bloom e la sua rivisitazione: le 6 abilità cognitive alla base dell’apprendimento

Nel 2001 la proposta originale creata da Benjamin Bloom è stato leggermente modificata nella cosidetta Revised Bloom’s Taxonomy (RBT)[2].
Il grafico qui riporta i 6 livelli di abilità cognitive, di complessità crescente, impiegate per l’apprendimento:

I 6 livelli di abilità cognitive della tassonomia di Bloom e sua rivisitazione

A sinistra la traduzione della Tassonomia di Bloom (TB,1956) e, a destra, la sua rivisitazione del 2001 (RBT).

Anche se questa classificazione è stata inizialmente creata per la formazione tradizionale in aula, la sua applicazione è ancora molto importante per l’eLearning. Questo perché i principi cognitivi alla base della RBT sono applicabili a qualsiasi forma di apprendimento.

In questo articolo, ci concentreremo su come applicare questi concetti alla formazione online per ottenere una eLearning efficace.
Per ogni livello del modello identificato da Bloom, riportiamo il tipo di abilità cognitiva coinvolta nell’apprendimento e relativi esempi di materiali utilizzabili, nonché di test di valutazione suggeriti.

1. Ricorda

Alla base dell’apprendimento troviamo la capacità dei destinatari della formazione di ricordare, di richiamare alla memoria concetti appresi precedentemente. A questo livello perciò è necessario fornire una conoscenza di base comune a tutti i partecipanti del corso e chiarire sin dall’inizio quali sono gli obiettivi formativi attesi. 

Esempi di materiali utilizzabili: contenuti testuali, infografiche dedicate ai prerequisiti del corso.
Esempi di test: test di ingresso delle conoscenze pregresse, domande vero/falso, domande a risposta multipla con 1 sola risposta corretta.

2. Comprendi

In questa fase si mettono alla prova le conoscenze dei partecipanti per scoprire se i contenuti sono chiari e comprensibili. Si può verificare il loro livello di comprensione in diversi modi.
Esempi di materiali utilizzabili: contenuti multimediali come video, animazioni e grafica.
Esempi di test: utilizzare brevi domande durante i video per valutare se i partecipanti hanno assorbito tale conoscenza.
➦ Guarda la proposta di emathe: Oggetti formativi multimediali: pillole formative e video interattivi

3. Applica

Questa fase richiede uno sforzo maggiore per i progettisti della formazione allo scopo di aiutare gli studenti a mettere in pratica le conoscenze.
Esempi di materiali: apprendimento basato su scenari, giochi di ruolo.
Esempi di test: risoluzione di problemi, esercizi simulati.

4. Analizza

In questa fase, i partecipanti del corso hanno la possibilità di sviluppare una forte conoscenza della materia. Sbloccare funzionalità sociali all’interno della piattaforma di eLearning può permettere agli utenti di interagire tra loro.
Esempi di materiali e test: proporre lo studio di casi.
➦ Abbiamo affrontato l’argomento del social learning nell’articolo Digital Learning per le aziende: uno sguardo da vicino

5. Valuta

A questo punto i partecipanti del corso hanno acquisito una conoscenza sufficiente della materia e ora possono a loro volta fungere da mentori.
Esempi di test: valutazione di attività svolte da colleghi attraverso forum di discussione.

6. Crea

Si può affermare che il corso è stato un successo quando gli allievi sono capaci di padroneggiare il contenuto in modo così approfondito da produrre, in autonomia, contenuti e soluzioni originali. Quest’ultima abilità è piuttosto impegnativa da promuovere e testare attraverso l’eLearning. Un esempio potrebbe consistere nell’assegnare come compito la risoluzione di un problema reale sul posto di lavoro.
Esempi di test: progettare una nuova procedura, proporre strumenti per ottimizzare i flussi di lavoro esistenti.

Questo tipo di abilità cognitiva riporta al centro dell’attenzione il problema della valutazione e del monitoraggio. 
➦ Leggi anche Misurare l’apprendimento per la formazione aziendale: i 4 livelli di Kirkpatrick

Riepilogando: cosa fare nella pratica

In questa tabella riepiloghiamo alcuni esempi pratici di attività di apprendimento e relativi test di valutazione per ciascun livello

Abilità cognitivaAttività di apprendimentoTest di valutazione
I. RicordaRicorda fatti e dati acquisiti in precedenzaTest vero e falso, completamento, risposta multipla
II. ComprendiComprendi fatti e idee organizzandole, comparandole, traducendole, interpretandoleTest di comprensione: risposta multipla
III. ApplicaRisolvi problemi relativi ad un contesto grazie alle conoscenze acquisite in un altro contestoTest di transfer: progetto, ricerca
IV. AnalizzaEsamina le informazioni identificando cause, fai inferenze e trova evidenze a supportoTest per il logical thinking, casi di studio
V. ValutaEsprimi un giudizio e difendi la tua opinione sulla base di un insieme di criteriTest per il critical thinking, valutazione di pari
VI. CreaCrea qualcosa di originale: combina insieme informazioni in un modo diverso o proponi soluzioni alternative ad un problemaRealizzazione di un prototipo, di una presentazione originale
La tabella illustra i 6 livelli di abilità cognitive identificati da altrettante attività utili per l’apprendimento in base alla Tassonomia di Bloom.

Conclusione

Applicare la Tassonomia di Bloom nell’eLearning può aiutare a ottenere risultati migliori, facilitando gli utenti nel raggiungimento progressivo degli obiettivi di apprendimento.

Fonti

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