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emathe al Global Summit Human Resources

emathe al Global Summit
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Marco Crasnich, founder di emathe, intervistato al Global Summit Human Resources

Nell’ambito del Global Summit Human Resources, tenutosi a Lazise (VR) il 16 e 17 Ottobre scorsi, il founder di emathe Marco Crasnich, intervistato da Claudio Gagliardini, racconta le motivazioni che lo hanno spinto a fondare una nuova start up innovativa.

Per la prima volta Marco Crasnich si presenta al Global Summit Human Resources in qualità di founder di emathe. Di cosa si occupa e quale è il focus di emathe?

emathe è un’azienda che nasce da un bisogno. Qualche anno fa abbiamo fatto una riflessione sul tema della formazione e la necessità che abbiamo riscontrato è stata quella di un fabbisogno formativo crescente, che si adatti a frequenze e velocità di cambiamento rapidissime. A fronte di questo bisogno abbiamo rilevato inoltre la presenza di una carenza formativa abbastanza frequente che va quindi a impattare sui due fattori precedenti.

Presentando questo ragionamento ai clienti della nostra azienda che si occupa di logistica, abbiamo capito che questo fabbisogno è molto condiviso anche da altre realtà. Da qui la decisione di fondare una start-up innovativa che abbia come obiettivo fondamentale quello di affiancarsi alle imprese per creare contenuti di Digital Learning accoppiando le competenze sulle metodologie formative con le tecnologie .

Da un lato le nuove tecnologie sono più facili da utilizzare per l’utente finale, dall’altro questa nuova ondata di innovazione e trasformazione digitale, crea una necessità di stare al passo con una rapidità enorme. Quello che voi fate è quindi tenere al passo le aziende?

Ci sono tre elementi chiave fondamentali del lavoro di emathe, derivati da una serie di riflessioni quotidiane.

Il primo parte dalla seguente domanda: quando ci viene proposto un software o uno strumento e ci viene chiesto di impararlo in breve tempo, quanto realmente lo stiamo usando? C’è il rischio di investire in tecnologie per usarne solo una parte, senza pensare poi al momento del passaggio del testimone. Ci sono realtà che spendono molto in macchinari, viene fatta una prima formazione e poi con il passare degli anni il turnover delle persone fa si che la formazione iniziale venga perduta. Il buon utilizzo di uno strumento è quindi una delle caratteristiche fondamentali per emathe.

Il secondo elemento focale è la creazione di un patrimonio aziendale digitale. La formazione dei dipendenti è un patrimonio aziendale che però col tempo viene disperso, in quanto ciò che rimane è soltanto una brochure o un manuale. Bisogna perciò iniziare a costruire un patrimonio aziendale di competenze condivise, fruibili in maniera ripetuta e con strumenti tecnologicamente avanzati (anche dal proprio telefono, in qualunque momento).

Il terzo elemento chiave per emathe è inoltre la valutazione. Ogni tipo di formazione non può prescindere dal momento valutativo. Abbiamo quindi posto molta attenzione ai due momenti fondamentali di formazione da una parte e valutazione del livello di competenze e conoscenze che una persona ha acquisito dall’altra, creando così uno strumento di misurazione per tutto il mondo HR.

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